Mese: Marzo 2015 (Pagina 1 di 5)

Il Coniglietto Pasquale

Si avvicina la Pasqua e così ho pensato che avrei potuto presentarvi una piccola idea semplice da realizzare, ma carina e divertente! 
Quindi torno a proporre quello che (con orrore!) molto spesso viene definito un ‘lavoretto’. 
 
Clicca qui per scaricare il pdf
 
 
Una brutta parola, un termine un po’ riduttivo per parlare di un’attività manuale, a volte più semplice a volte più complessa. Usare questo termine in realtà non rende assolutamente giustizia al lavoro e all’impegno che c’è dietro a queste attività. Molto spesso servono ore intere a progettarle, idearle e realizzarle. E nel caso in cui venga pensato per essere proposto su di un blog, dobbiamo aggiungere anche il tempo per produrre un tutorial, fotografando meticolosamente i vari passaggi del nostro lavoro. Prima di buttarmi nell’avventura delle Mamme in fuga con Barbara avevo un mio blog personale (talmente personale che portava pure il mio nome! 😀 www.larobi.it), che parlava un po’ di tutto, ma in cui spesso avevo il desiderio di proporre e condividere delle mie creazioni/invenzioni o di riproporre la mia personale versione di altre trovate sul web. 
E che fatica creare ogni singolo post! Un conto è fare esperimenti e realizzare qualcosa per me senza nessuna particolare pretesa, un altro è pensare invece di creare un prodotto che sia bello e riuscire anche a spiegare agli altri come sia possibile realizzarlo. Vedere poi che queste attività (non tanto le mie perchè erano semplici e di poche pretese) vengano spesso etichettate come ‘lavoretto’ mi ha sempre fatto arrabbiare, perchè capisco l’impegno e il valore di chi davvero dedica il suo tempo e le sue energie per pensare e  realizzare queste idee e per creare anche un tutorial che dia a tutti la possibilità di fare una cosa simile.  Quando mi trovo davanti post come quelli realizzati ad esempio da Gaia Segattini aka Vendetta Uncinetta non posso fare a meno di ‘inchinarmi’ virtualmente davanti a tanta bravura e genialità: lei è davvero una maga nel trasformare qualsiasi cosa in una piccola meraviglia e se non la conoscete dovete subito correre a scoprire il suo sito
Insomma queste sono vere e proprie opere di ingegno e creatività, altro che ‘lavoretti’!
Oppure Laura Siri nel suo blog Islaura? Se non conoscete nemmeno lei dovete subito recuperare il tempo perso!
 
Fatte queste premesse quasi mi vergogno ora a proporre questa mia ‘creazione’: è un piccolo progetto che avevo proposto più di un anno fa sul mio vecchio blog a cui sono particolarmente affezionata e che ripropongo qui in occasione della Pasqua con grande piacere. 
E’ un’idea last minute per fare un regalino o un segna-posto per Pasqua: è un piccolo sacchettino di carta in cui potete mettere un pensiero carino da regalare a qualcuno, delle caramelle o degli ovetti di cioccolato (è quello che ho fatto io!). Da quasi 10 anni infatti organizzo presso una Scuola Materna della zona dei laboratori di Inglese e la Caccia alle uova Pasquali (la famosa Easter Egg Hunt, molto diffusa nella tradizione anglosassone) e al temine della caccia ogni bimbo coinvolto può portare a casa il suo ‘bottino’ all’interno di questi piccoli pacchettini. 
 
Volete sapere come funziona la caccia alle uova pasquali per realizzarla coi vostri bimbi? 
E’ molto semplice: la mattina di Pasqua nascondete in giro per la casa o in giardino (se ne avete uno e se il tempo lo permette!) tanti piccoli ovetti di cioccolato. Consegnate ai bambini dei piccoli cestini o sacchettini e divertitevi insieme a loro a scoprire dove il dispettoso Coniglietto Pasquale ha nascosto le uova. Vi assicuro che il divertimento è assicurato! Quindi, se volete, potete scaricare a questo
link il pdf gratuito da stampare, compreso di istruzioni per realizzarlo. 
Vi lascio anche la sequenza fotografica dei passaggi per realizzarlo, ma è davvero semplicissimo!

Buon divertimento! 
E anche Buona Pasqua…anche se con qualche giorno di anticipo!

Missione compiuta!

C’è quella domenica mattina che ti svegli e proponi con tono allegro alla tua famigliola:

“Andiamo a fare un giro?”

“Dove?????????????????” rispondono loro in coro con tono tra lo spaventato, il preoccupato e l’arrabbiato.

In quel preciso istante ti penti immediatamente di aver fatto quella proposta e ti domandi per quale motivo non sei già uscita da sola.

Ma no, tu sei masochista e rilanci.

“Andiamo al Sealife!” esclami con il tono di chi ha trovato l’idea del secolo che porterà la pace nel mondo.

“Nooooooo” coro all’unisono dei due nani al quale si aggrega il papà. Ma è muro contro muro.

Dopo un dibattito infinito, lite di rito, trattative varie si esce tutti insieme: direzione Sealife, l’acquario di Gardaland.

Mamma 1 – Famigliola 0

In auto l’unica allegra sei tu, gli altri sognano di essere già di ritorno per la partita di calcio della squadra del cuore (ma andrebbe bene anche l’ultima in classifica), il Gran Premio di Formula 1, il telefilm preferito, piuttosto che niente i compiti. Alle due vogliono essere a casa.

Ma tu lo sai, tra poco si ricrederanno.

Lo sai che i tuoi figli non sono più bambini, ma sai anche che mettere il naso fuori di casa per vedere il mondo fa bene a tutte le età.  E’ solo questione di trovare un compromesso. Una “questione” molto faticosa, ma dai risultati incredibili.

Infatti non ci mettono molto ad appassionarsi al racconto dell’animatrice che accompagna il pasto dei pesci e degli squali. Ascoltano, partecipano al gioco, hanno sempre la mano alzata per rispondere alle domande, stanno in gruppo.

Si sono dimenticati di essere arrabbiati.

Passano oltre un’ora alla vasca aperta ad accarezzare le razze, simpaticissime, burlone e giocherellone. I bambini più piccoli qui non si temano nemmeno, sicuramente loro a 12 e 13 anni sono maggiormente in grado di apprezzare con consapevolezza.

Tra le altre cose mi diverto un mondo anch’io che di anni ne ho giusto qualcuno in più.

 

(Ma come fai a non innamorarti?)

 

In un’atmosfera magica fra pesci di ogni specie, squali, meduse e razze, lontani da I-Phone, I-Pad e I-Pod il tempo passa senza che se ne accorgano.

Approfitti della tregua e proponi una pizza in agriturismo, hanno fame e accettano.

Ci aggiungi quattro salti all’aria aperta

e il gioco è fatto!

I due pre adolescenti si sono divertiti, parola loro!

Missione compiuta!

 

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