Mese: Maggio 2015 (Pagina 1 di 4)

Non una semplice piantina di basilico

Da qualche giorno non riesco a mettere insieme due parole di senso compiuto, figuriamoci a scrivere qualcosa di intelligente.

Succede che all’improvviso mi sento un naufrago sulla sua barca ammaccata dopo una tempesta e sto cercando di valutare i danni, psichici ed economici.

Quando sei in mare aperto, nel bel mezzo di una bufera, non hai il tempo di pensare e devi solo agire. Quello che devi fare è gestire l’emergenza dandoti delle priorità, tralasciando i dettagli. Cioè, se devi pensare a salvarti la vita non importa che il giubbotto salvagente non sia in tinta con il costume, per dire. Non importa neanche che tu abbia o meno il costume, in realtà.

Poi la bufera passa e ti rimangono tanta stanchezza, tante emozioni e tanti ricordi. E le due palle così che farai agli amici per i prossimi anni con i tuoi racconti. E resta un vuoto, un grande buco nero interiore che fa male.
Ecco io sono in quel momento della vita in cui (per ora) il vento si è calmato e sta tornando il sole ed è importante avere addosso almeno il costume e ti fa piacere che sia abbinato al salvagente.
Oh cazzo…e ora?
A furia di gestire emergenze mi ritrovo sommersa da un’ordinaria amministrazione trascurata e impazzita, da sogni usciti tutti insieme dai cassetti e progetti condivisi e insistenti che fremono per essere realizzati.
Un casino, insomma!
Ieri ho fatto una cosa semplice: ho preso carta e penna.

Ho scritto una lista di cose che sono in attesa di essere fatte da un anno. Mi sono spaventata e, dopo aver fatto amicizia con la ruga e il capello bianco che questa lista mi ha regalato, ho iniziato a farle a caso senza logica. Ora devo solo aggiungere la logica e il gioco dovrebbe essere fatto.

La mia voglia di normalità si manifesta in modi strani e così, oltre ad usare un quaderno ed una Bic nera, ho comprato una piantina di basilico.

Non una semplice piantina, ma un’insidiosa voglia di normalità dopo un anno di gestione straordinaria che fa capolino dal balcone di questa casa provvisoria. La voce “casa” è la prima della lista, per la cronaca.

Come si manifesta per Voi la voglia di normalità?

In fuga con…la sposa!

Fra pochi giorni (Mamma mia! Oramai ci siamo per davvero!) mia sorella minore si sposa. Lo fa dopo una lunga convivenza ed anche una bambina quindi non è un gran cambiamento, nè per lei nè per noi tutti, però allo stesso tempo mi fa comunque un certo effetto pensare a questa cosa. 
Dopotutto, un po’ come per una mamma i suoi figli restano sempre ‘piccoli’ nonostante crescano e magari abbiano già la patente, allo stesso modo per me (la sorella ‘maggiore’) lei resterà sempre la mia ‘sorellina’, al di là dei dati anagrafici oggettivi.
Sono super felice e contenta per lei che, anche se in questo momento è presa dalla frenesia e lo stress degli ultimi preparativi, fra pochi giorni vivrà  un momento così importante e speciale della sua vita.
Poi, non so, sarà che io sono in  un momento particolare della mia di vita, in cui sento i miei figli prepararsi a spiccare il volo (questa espressione mi ha sempre fatto un po’ sorridere!), in cui li vedo diventare sempre piu’ grandi ed autonomi e staccarsi da me, sarà l’insieme di tante piccole cose…insomma, che anche la mia ‘sorellina’ si sposi mi fa decisamente un certo effetto.
Aiuto! Che mi succede? Starò mica entrando nella crisi di mezza età?!
Mi auguro proprio di no, anche se anagraficamente purtroppo ci siamo!
Domenica scorsa comunque, abbiamo organizzato per lei l’addio al nubilato, niente di strano o complicato, ma una vera fuga in pieno stile.
Dopotutto eravamo quasi tutte mamme a partecipare (avevamo anche un bellissimo pancione!) e lo spirito era davvero quello di una delle nostre solite fughe.
Complice una giornata di sole bellissimo, che visto il meteo dei giorni precedenti non era assolutamente una garanzia…

Complice una Milano che ogni volta mi stupisce e mi fa innamorare un po’ piu’ di lei…

 Complice un gruppo di donne, mamme, che avevano davvero voglia di concedersi una giornata di allegria e leggerezza…

Gruppo Burlesque 😉

Verso l’ultima tappa della giornata

Il pavimento della palestra dopo la nostra ‘lezione’ di burlesque….
Complici tutti questi fattori, è stata davvero una bellissima giornata e descriverla a parole diventa difficile. 
Quindi, vi regalo questi scatti ‘segretissimi’ rubati alla nostra fuga e lascio che le immagini raccontino la nostra storia per noi.

Il nostro tram ‘personale’, mezzo di trasporto per la giornata

Gran finale al Garage market della Balera dell’Ortica

Auguri Lauretta, ti voglio bene! 

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