Categoria: CREATIVITA’ (Pagina 1 di 2)

Il MEGA POST di Natale

Il Natale  è ormai vicinissimo e, essendo noi – come sempre- in ritardo su ogni possibile tabella di marcia, abbiamo pensato di creare per voi un MEGA POST con i link a tutti i nostri post passati a tema NATALE. 🙂

Troverete tutte le cose buffe e divertenti che vi abbiamo proposto in questi anni: le idee per i vari calendari dell’avvento, segnaposto, decorazioni e così via. Speriamo così di tenervi in qualche modo compagnia anche in questo periodo speciale. In ogni post trovate il link per scaricare un pdf gratuito da stampare per realizzare il progetto ed anche le istruzioni.

(Rivedere certi post dei primi anni ci fa sorridere, ma è un modo anche per noi per fare un tuffo nel passato!❤️)

Ma ora, basta chiacchere!

Post n. 1  ELF YOURSELF: Ovvero trasforma te stesso, i tuoi amici, i tuoi bimbi o addirittura i tuoi animali in un simpaticissimo elfo di Natale, che potrai usare come decorazione per l’albero, segnaposto o anche chiudipacco.

Post n. 2 ETICHETTE di NATALE: Simpatiche etichette raffiguranti le nostre versioni cartoon, per i vostri pacchi, regali, alberi ecc.

Post n. 3 GLI SCATOLINI di NATALE : Gli Scatolini in versione Natalizia: per voi un elfo, babbo natale, la renna Rudolph, il pupazzo di neve e anche un dolce angioletto (che non vedete in foto perchè l’abbiamo creato successivamente, ma nel post c’è il file per scaricare anche quello). Ancora una volta potete usarli come decorazione, segnaposto, piccole scatoline porta cioccolatini o frasi. Per utilizzarli come calendario dell’avvento trovate anche i numeri da stampare da 1 a 24.

Post n. 4 A DICEMBRE NON ROMPETE GLI SCATOLINI: La versione più ‘elegante’ degli Scatolini, un Calendario dell’avvento davvero alternativo! All’interno potete mettere dolcetti e nel post trovate anche delle frasi con tante piccole attività da fare in famiglia nei giorni che precedono il Natale. Siete troppo pigri per stampare e montare tutto il calendario? Stampate solo le frasi e mettetele in un barattolo…avrete la stessa magia nello scoprire ogni giorno qualcosa di bello da fare!

Stavamo preparando anche una novità per questo Natale, ma si sa…non sempre riusciamo ad arrivare dove vorremmo. E allora abbiamo pensato che, invece di stare a crucciarci per ciò che non siamo riuscite a fare, sarebbe stato carino (e giusto!) celebrarci per i piccoli successi raggiunti e le cose fatte fino ad ora.

A Natale dobbiamo tutti essere più buoni, giusto? Soprattutto con noi stessi!

Quindi, in attesa di farvi gli auguri seri e ufficiali nelle prossime settimane, cominciamo a festeggiare con voi con questo post!

Un abbraccio!

 

 

 

 

 

 

 

 

Liberare le parole nascoste: la tecnica del Caviardage.

Avete mai sentito parlare della tecnica del Caviardage?

Fino a qualche mese fa nemmeno io, perlomeno non fino a quando ho frequentato un workshop presso la bellissima libreria BoomBook di Monticello Brianza, gestita dalla vulcanica Loretta Molinari (che merita di sicuro un post a parte! 🙂 ). Il workshop era tenuto da Chiara Orsenigo, arte terapeuta e formatrice certificata del Metodo Caviardage. In una bellissima serata fatta di confronto e condivisione di emozioni, ha spiegato cosa è la tecnica del Caviardage, come è nata e come può essere utilizzata per liberare non solo le parole, ma anche le nostre emozioni.

Il nome deriva dal francese ‘caviar‘ (caviale), perchè era da lì che si partiva per ottenere l’inchiostro che veniva utilizzato dalla censura in Russia durante il periodo zarista: le parti di libri e testi indesiderate e considerate scomode per il regime venivano annerite e cancellate con inchiostro nero.

Chiara e Loretta durante il workshop

Il Caviardage come metodo creativo invece, genera il processo inverso: eliminando le parole ‘superflue’ di un testo, in qualche modo ‘libera’ solo alcune parole, fornendo loro la possibilità di assumere un nuovo e più profondo significato.

Un significato unico e speciale per ogni persona che lo realizza.

Il metodo è molto semplice: si prendono delle pagine da vecchi libri o riviste destinate al macero, se ne dà una breve lettura, senza soffermarsi su ciò di cui parlano effettivamente in origine, ma lasciando che le parole che per noi hanno un significato più profondo si ‘manifestino’ in qualche modo. Una volta individuate queste parole, si cerchiano e tutte il testo restante viene ‘cancellato’. Nelle tecniche più semplici solo attraverso l’uso di un pennarello nero, nei laboratori più creativi di caviardage si utilizzano invece tecniche miste di qualsiasi tipo (tempere, acquarelli, collage, scrapbooking…non c’è limite alla creatività!).

Senza quasi rendersene conto le parole acquistano così un nuovo significato, si caricano di immagini e suggestioni, fino a creare delle piccole meravigliose poesie. Ed è sorprendente scoprire quanto di noi, e di quello che stiamo vivendo in quel momento, emergerà da quelle parole! Io stessa non credevo che, partendo tutte da una stessa pagina, avremmo ottenuto  dei risultati così diversi, per forma e contenuti.

Ecco le mie ‘creazioni’ durante il workshop di quella sera:

(Questa realizzata con la tecnica classica)

Il cuore è indisponente.

Soffre? Prenda fiato.

Passione, trasporto, calore,

la tempesta dell’amore.

(Questa invece realizzata con una tecnica artistica ‘mista’)

(Di cui confesso sono piuttosto fiera: dopotutto è il mio primo esperimento! 😉 )

Nel blu volo, a mezz’aria.

Poi un colpo, sul corpo.

Senza controllo, le ali.

Piano, lei sparì.

Come vedete, le parole non devono essere necessariamente nell’ordine giusto: basta creare una sorta di tracciato, che indichi al lettore la ‘strada’ da seguire. Una volta finito, si può riportare il testo in una parte della pagina stessa.

Come dicevo prima, sono abbastanza orgogliosa delle mie prime ‘opere’, però ovviamente nulla in confronto alle creazioni bellissime, poetiche e magiche realizzate da Chiara (non sono riuscita a fare grandi foto quella sera, quindi vi invito a fare un giro sulla sua pagina Facebook per trovare tutte le info sui corsi che fa e sulle sue mostre: credetemi, ne vale la pena!).

Ecco alcune delle creazioni nate durante il workshop di quella sera.

Il Caviardage è stato davvero una bella scoperta: sono di natura curiosa e sempre alla ricerca di qualcosa di bello e che mi stimoli a creare e a fare, a sporcarmi le mani per liberare la mente.

E questa tecnica racchiude davvero un po’ di tutto questo: è creativa dal punto di vista espressivo, poetico, ma anche artistico. Permette di fermarsi un attimo a riflettere, a concentrarsi sulle parole e sul loro significato.

Un significato personale, unico, che ci racconta e rimanda ogni volta qualcosa di noi.

Permettendoci così di ‘liberare le parole’ (proprio come recita il nome del workshop di Chiara Orsenigo), liberando le nostre emozioni e la nostra creatività.

P.s. Se volete ulteriori info su questa tecnica trovate tantissimo materiale qui : www.caviardage.it.

 

 

 

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