Trasferirsi ha un indiscusso vantaggio: all’improvviso tutto intorno è nuovo e si scoprono un’infinità di luoghi da visitare e conoscere. Si apre un mondo, come si suol dire.

(E non importa se tra poco farò il secondo trasloco in tre mesi, se sbaglio strada almeno quattro volte al giorno e se ogni volta che devo fare una qualsiasi normalissima commissione non so dove farla. Piccolezze che passano in secondo piano).

Così un pomeriggio di settembre, proprio sbagliando strada, io e i ragazzi vediamo un’indicazione che ci affascina. Parcheggiamo immediatamente e abbandoniamo la meta verso la quale eravamo diretti.
Entriamo al Giardino Botanico di Gardone Riviera della fondazione Andrè Heller che raccoglie fiori e piante a carattere continentale.
Capisco subito che siamo in un luogo magico curato nei minimi dettagli nel quale il tempo sembra non scorrere.
Con passo da esploratori sulla luna seguiamo il percorso camminando su una strada segnata da frammenti di colore, ora sparsi a caso per far lavorare l’immaginazione, ora disposti ad arte a formare figure e forme. Viene istintivamente voglia di correre a casa e di creare.

Il dubbio che due pre adolescenti maschi, non propriamente portati per le materie artistiche, si possano annoiare mi assale. Errore.
Hanno giocato con i pesci
e hanno riso come pazzi correndo avanti e indietro attraverso uno dei tanti ponticelli del giardino cercando di schivare i getti d’acqua letteralmente sputati da due teste dispettose,
si sono lasciati trascinare dall’idea di scrivere i loro desideri sul retro del biglietto d’ingresso e di affidarli ai rami degli alberi come tutti i precedenti visitatori. Noi ci abbiamo creduto e abbiamo cercato un posticino anche per i nostri sogni. Noi. Perchè ho espresso un desiderio anche io.
In ogni angolo si nasconde una sorpresa…impossibile mostrarle tutte in un post.
Ah…questa sono io!
Se vi è venuta voglia di visitare il Giardino Botanico di Gardone Riviera fate alla svelta: è aperto da marzo ad ottobre (per info www.hellergarden.com).