Mese: Febbraio 2015 (Pagina 2 di 4)

Piccole cose felici

Avevo preparato qualche giorno fa un post tutto diverso da pubblicare oggi, con tutto un altro tono e spirito.
La mia settimana poi ha preso una piega inaspettata e rileggendolo ho capito che non mi apparteneva più tanto, sembrava scritto da un’altra persona.
Soprattutto non rappresentava come mi sento io in questo momento.
Poi, mi è capitato di vedere condiviso su Facebook un video che si intitolava “Piccole cose per cui essere grati nella vita” (link al video). L’ho guardato ed ho sorriso, pensando a quanto fosse semplice ed allo stesso tempo fortissimo il messaggio che voleva trasmettere: essere felici e riconoscenti delle piccole gioie quotidiane, che rappresentano lo ‘straordinario’ nell”ordinario’ della nostra giornata.
Le piccole cose che ci fanno venire il sorriso sulle labbra, che ci fanno sentire bene. E che molto spesso sono talmente piccole da passare quasi inosservate, da essere scontate.
Allora ho fatto un piccolo esercizio: ho preso carta e penna e ho scritto una lista di alcune delle piccole cose che sanno rendermi felice. Non sono in ordine di importanza, nè  tantomeno del valore che hanno per me.
E’ stato solo bello e terapeutico fermarsi per un secondo a riflettere sulle cose che mi fanno stare bene. E soprattutto è stato bello scoprire che la lista avrebbe potuto continuare ancora tantissimo: perchè più scrivevo, più mi venivano in mente piccoli motivi di felicità. Più scrivevo, più mi rendevo conto di quante belle cose capitino durante la mia giornata (anche in quelle storte e quelle ‘no’), che invece hanno il potere di farmi stare meglio.
Cercando su internet delle immagini da utilizzare per questo post, ho trovato poi questa bellissima pagina che si intitola Justlittlethings.net : la sua autrice ha creato dei poster minimal con un semplice elenco di piccole cose felici (le ha anche raccolte in un libro!).
(Leggere libri della tua infanzia) Justlittethings.net  

 

 

(Quando un bimbo piccolo fa un disegno per te) Justlittlethings.net
Alcune persone che la seguivano hanno stampato alcune di queste immagini, attaccandole ai muri o copiandole a mano su fogli o post-it. Hanno creato delle splendide opere d’arte. E che carica e energia incredibile deve dare poter alzare lo sguardo e vedere questi piccoli ‘promemoria’ che ci ricordano quanto è importante ogni tanto fermarsi ad apprezzare queste piccole cose.
http://justlittlethings.net/
Anche io allora ho deciso di incollare la mia lista dove la posso sempre vedere!
Mi è tornato in mente un pezzo bellissimo de “Il Gabbiano Jonathan Livingston” di Richard Bach.
L’ho letto quando ancora ero alle scuole medie, ma penso che sia uno di quei libri (tipo ‘Il piccolo principe’) che puoi rileggere ad ogni età e ad ogni età avranno sempre qualcosa di diverso da insegnarti. Leggerlo oggi ha tutto un altro senso e significato per me.

 

“E crescendo impari che la felicità non è quella delle grandi cose.
Non è quella che si insegue a vent’anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi.
La felicità non è quella che affanosamente si insegue credendo che l’amore sia tutto o niente, non è quella delle emozioni forti che fanno il “botto” e che esplodono fuori con tuoni spettacolari.
La felicità non è quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità è fatta di cose piccole ma preziose e impari che il profumo del caffe’ al mattino è un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi. E impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall’inverno, e che sederti a leggere all’ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.
E impari che l’amore è fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore. E impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.
E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bimbo è una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami…
E impari che c’è felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c’è qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.
E impari che nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola c’e’ nel cuore un piccolo-grande uomo

E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.”

E voi, quali sono le piccole cose che vi rendono felici?

 

C ‘ è speranza!

Recentemente ho messo nero su bianco un elenco dei motivi per cui corro, fra i quali rientrava a pieno titolo la gestione dello stress.
Lo stress può essere causato da diversi fattori e avere conseguenze anche gravi sulle nostre condizioni fisiche e psicologiche, quindi è importantissimo capire quali siano le nostre fonti e imparare a conviverci al meglio.
La convivenza con un pre adolescente e un adolescente occupa un posto d’onore nella mia personale classifica.
Per quanto i miei figli siano meravigliosi e ancora conservino qualcosa di fanciullesco iniziano a presentare i tratti tipici delle fasi della vita che stanno attraversando.
L’altro giorno un’amica mi ha chiesto come affronto questa situazione e io le ho risposto che la corsa mi sta aiutando molto. Cinque km dopo una litigata ti ridanno la serenità. Aggiungo che anche un po’ di sana ironia fa bene alla salute.
Uno dei motivi più frequenti per cui litighiamo (cioè io urlo e loro non ascoltano) è il disordine.
Giusto ieri di fronte all’ennesimo rientro da scuola con relativo lancio di oggetti vari ho perso la pazienza e urlato tutto il repertorio da “questa casa non è un albergo” a “ora butto tutto giù dal balcone”.
All’improvviso mi è venuto da ridere, ho smesso di urlare e ho iniziato a fare fotografie con il cellulare alla loro camera.
Poi ho cercato aiuto in rete e ho trovato un bellissimo post sul blog di Raffaele Morelli su Riza.it.
Raffaele Morelli afferma che il disordine dei figli adolescenti è una cosa normalissima e li rende figli sanissimi. La confusione di oggetti in cui la maggior parte di loro è immersa corrisponde al caos interiore e psichico tipico di questa età. Suggerisce, quindi, di lasciarli fare, senza colpevolizzarli o minacciarli.
Aggiunge che il perfezionismo fa male alla fantasia sostenendo che quello che noi genitori chiamiamo disordine, il più delle volte, è una distribuzione tattica degli oggetti che non non riusciamo a cogliere.

 

 

Aggiunge ancora che in natura caos è sinonimo di vita, mentre ordine è qualcosa di meno vitale, che tende a scorrere sempre sugli stessi binari e parla di stanza come tana, specchio del cuore e della mente.

 

II consiglio finale è quello di lasciarli nel loro disordine.
Così ieri sera ho detto a mio figlio: “Amore…non puoi andare a dormire perché hai distribuito tatticamente degli oggetti sul letto”. Vi lascio immaginare la sua espressione.
Ridiamoci su (e corriamo tanto): Morelli ci tranquillizza dicendo che gli adolescenti più disordinati crescendo diventeranno quelli più ordinati, addirittura meticolosi.
C’è speranza!

 

 

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