Sono appena tornata da un’avventura in barca a vela con la mia famiglia e dovrei, come da copione, scrivere un post con il resoconto della vacanza del tipo siamo andati là, abbiamo visto x ed y, siamo stati lì e siamo rientrati qua.
Non ne ho voglia!
Ho invece voglia di scrivere che una fuga così ci voleva proprio e che perdermi in mezzo al mare mi ha aiutato a ritrovare parti di me sopite e a riflettere sull’ultimo periodo.

 

 

Ho voglia di raccontare che nel corso del primo giorno di navigazione (verso una meta precisa da noi decisa prima di partire) mi sono trovata in mezzo ad una burrasca in balia di un vento a 39 nodi ed ho avuto paura per me, ma soprattutto per i miei cari a bordo…specchio della vita degli ultimi due anni.
Piano piano con lucidità e voglia di non mollare siamo riusciti ad approdare al primo porto utile, lucidità a tratti venuta meno con momenti di panico e accese discussioni, ma ci sta, siamo esseri umani.
Non era il porto verso cui eravamo diretti, ma ci ha accolto e protetto per due giorni in attesa che il vento smettesse di soffiare forte. L’attesa non ci ha trovati impreparati e abbiamo svolto altre attivià.

 

 

Non appena le condizioni meteo sono tornate a favore abbiamo ripreso il largo cambiando i nostri piani iniziali, ma tenendo bene a mente i nostri sogni.
Nella vita abbiamo tutti tracciato rotte che per vari motivi non possiamo più seguire ed è la capacità di ridisegnarle che ci aiuterà, ma è fondamentale conoscere bene se stessi ed i propri mezzi e sapere a cosa si può rinunciare e cosa è per noi vitale per non perdersi.
Io posso rinunicare a molte cose e so viaggiare con un bagaglio leggero, con i capelli spettinati, i vestiti spartani e le mie rughe, ma mai potrei rinunciare ai respiri normali che il mare regala ai miei figli asmatici e all’Amore delle persone che amo.

 

Lentamente il tempo e’ migliorato e tutti abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Ho portato a casa lividi e sbucciature fatte salendo sulla barca, in ogni modo, quando c’era vento, tirando cime e arrampicandomi su scogli per vedere l’alba e il tramonto ogni giorno.

 

 

 

Abbiamo fatto nuove amicizie

 

 

 

 Abbiamo goduto di colori (anche di profumi e suoni) indimenticabili

 

 

 

 

La vita in barca è una vita semplice in cui è fondamentale andar d’accordo con i compagni di viaggio e avere tutti un ruolo preciso ed un lavoro da svolgere. Contano i valori, le piccole cose, la capacità di gestire ogni momento bello ed ogni imprevisto con la stessa serenità.  Amo vivere all’aperto a piedi nudi e sono triste dal momento in cui ho dovuto rimettere le scarpe. Adoro seguire i miei ritmi e non quelli imposti, svegliarmi quando ho voglia che siano le cinque o le otto, mangiare quando ho fame, camminare sotto la pioggia e addormentarmi al sole.
Ho voglia di scrivere che non importa dove, ma con chi e come. Quindi che queste foto siano state scattate in un luogo piuttosto che in un altro non ha importanza. Nell’avventura della vita conta salire a bordo con le persone giuste e saper navigare sia con il vento a favore che con il vento contro, sia in caso di burrasca che in totale assenza di vento. Bisogna essere aperti a nuove sfide, ma rimanere ancorati ai propri valori.
E Voi…cosa aspettate a cazzare la randa?