Contemplando i fiori di ciliegio…

Avete mai sentito parlare dell’HANAMI?

È una parola giapponese che significa letteralmente ‘guardare i fiori’ e fa riferimento alla tradizionale usanza di godere e contemplare la bellezza della fioritura primaverile degli alberi, in particolare quelli di ciliegio, i cui fiori sono detti Sakura. La fioritura del ciliegio infatti dura pochi giorni, poco più di una settimana, ed è simbolo di fragilità e delicatezza, ma rappresenta anche la rinascita e il ‘ritornare alla vita’. Fermarsi a guardarlo e contemplarlo rappresenta, soprattutto in Giappone, un rituale ed un momento di festa, che porta la gente a fare dei veri e propri pellegrinaggi per poterli ammirare.

Vedendo le foto che compaiono ovunque in questo periodo in internet, ho sempre sognato un giorno (chissà!) di poter essere anch’io tra i fortunati che fanno un viaggio in Giappone proprio per poter assistere a questo bellissimo e poetico fenomeno: sono una inguaribile romantica, che ci posso fare? 🙂 (Non nego che essere cresciuta anche a pane e cartoni anni ’80 non abbia contribuito ad alimentare la mia fantasia in questo senso!).

Pensate la mia meraviglia e il mio stupore quando ho scoperto che potevo assistere a questo spettacolo a pochi, pochissimi passi da casa mia! Un paio di anni fa infatti, ho saputo (grazie Facebook 😉 ) che proprio qui vicino esiste uno dei più grandi ciliegi d’Italia! Un ciliegio secolare che si trova in un campo e che ogni anno richiama moltissimi visitatori e curiosi.

Alcune fonti dicono che sia il più grande d’Italia, altre ‘solo’ della Lombardia, altre ancora dicono il più grande d’Europa: non sono certa di quale sia la versione corretta, ma quel che so di sicuro è che questa pianta è imponente ed ha un fascino incredibile.

È da un paio d’anni quindi che so della sua esistenza e conosco persone che sono andate a visitarlo, ma fino a quest’anno, io non c’ero ancora riuscita! Il primo anno l’ho scoperto troppo tardi, il secondo ‘me ne sono dimenticata’ fino a quando ormai il periodo propizio era già passato, il terzo anno (l’anno scorso) ero pronta ed agguerrita, ma…me lo sono persa ancora!

Volete sapere come è andata? Un pomeriggio dello scorso anno, pronta e gasata come chi si appresta a vivere una grande avventura, ho caricato i miei tre figli in macchina e, armati di cellulari e macchina fotografica, siamo partiti per riuscire  a vedere ed immortalare il famoso ciliegio.

Avevo cercato le informazioni su internet, avevo il navigatore pronto e mi sono detta che avrei chiesto informazioni più dettagliate una volta arrivata lì. Risultato? Ho girato per circa due (non esagero!) ore con degli adolescenti lamentosi in macchina, in un pomeriggio caldo e assolato, seguendo un navigatore che mi sembrava impazzito e senza riuscire a raggiungere il mitico ciliegio. Alla fine, sconfitta e in preda ad un certo senso di frustrazione, ho rinunciato e  siamo tornati a casa, con tappa in gelateria per il primo gelato della stagione come piccola consolazione.

(Immortalato qui in tutto il suo splendore 😀 )

Quest’anno ero partita nuovamente con tutte le buone intenzioni, invece una serie di eventi mi stava facendo rischiare di perdermelo ancora (non da ultimo il mega temporale di qualche sera fa, che temevo avrebbe fatto cadere tutti i fiori).

Insomma, per farla breve, pensavo ormai di aver perso la mia occasione un’altra volta. 🙁

Mercoledì pomeriggio però ero a casa e avevo anche l’umore un po’ così così. Mi sono detta: ci provo! Ho letteralmente ‘rapito’ mia figlia Giorgia (che all’inizio non aveva molta voglia, ma sappiamo bene che gli adolescenti vanno sempre un po’ stimolati a fare le cose, soprattutto insieme a noi. Anche a costo di un piccolo ricatto 😉 ) e, sul fare del tramonto, siamo partite all’avventura. Con poche speranze, a oner del vero, visto l’insuccesso dell’anno precedente e l’ora un po’ tarda. Ma armate di macchina fotografica e piene di voglia di svoltare la giornata!

E che dire? Non solo siamo riuscite ad arrivare alla meta in pochissimo tempo,  ma anche nel momento giusto per assistere ad uno spettacolare tramonto, con pochissime persone attorno.

Ne è valsa la pena? Lascio giudicare voi, guardando un po’ delle foto che abbiamo scattato. 🙂

Per noi è stato bellissimo e abbiamo cercato di rispettare la tradizione giapponese: non solo fare foto da mostrare e condividere, ma prenderci del tempo, in pace, tranquille, per contemplare ed ammirare questo meraviglioso spettacolo della natura. Che ci ricorda quanto siamo piccoli e anche fortunati a poter godere ed apprezzare di certe cose. Che ci ha fatto sentire davvero minuscoli, al cospetto della maestosità del ciliegio. A ricordarci che a volte, davvero, non serve andare lontano, ma basta prendersi il tempo per godere ed apprezzare certe magie che la natura (a volte proprio dietro casa!) ci offre. <3

Forte ormai della mia ‘esperienza’, ecco un paio di info e curiosità che vi potranno essere utili se deciderete di visitarlo (per quest’anno avete ancora qualche giorno di tempo!).

Curiosità:

  • Si dice che sia stato piantato circa un secolo fa, legato alla costruzione della cascina che c’è lì vicino.
  • La sua fama è tale che nel 2014 una sua talea (ramo con gemme che viene usato per far crescere una nuova pianta) è stata piantata a Roma all’interno del ‘Giardino dei Patriarchi’ sulla via Appia Antica, un’area con 20 alberi nati per talea dai patriarchi verdi di tutte le regioni d’Italia.
  • Il Ciliegio si trova su un terreno privato e ci sono dei volontari che si prendono cura di lui e di diffondere le notizie sullo stato della fioritura, attorno però ci sono dei campi coltivati ed è importante rispettare la natura nel momento in cui si decide di visitarlo: quindi attenzione a non calpestare i calpi o a lasciare ‘tracce’ (spazzatura o altro) del vostro passaggio.

Come raggiungerlo:

  • La posizione esatta del Ciliegio la trovate anche su Google Maps (questo il link), ma, dato che è possibile arrivarci solo a piedi dopo una passeggiata di circa 10 minuti, bisogna lasciare la macchina in alcuni punti strategici e poi proseguire a piedi.
  • Esistono diverse alternative, io ho parcheggiato in Via Cremonina a Besana in Brianza, Frazione Vergo-Zoccorino (ecco il link). Lasciate la macchina quando la strada diventa sterrata, seguite il sentiero e girate a destra dopo la cascina. Dopo i giri a vuoto dello scorso anno, vi consiglio decisamente questa opzione. 🙂

Per qualsiasi altro dubbio, chiedete pure e sarò lieta di darvi altre indicazioni!

Buona Hanami a tutti!!

 

 

1 commento

  1. Anna

    Vabbè le foto al tramonto sono favolose ❤

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